Ariana Grande è una delle poche artiste giovani che non è uscita dalla banda Disney, e forse anche per questo ancora non ha dato di matto o creato scandali di alcuna sorta. Fatta la gavetta a NickelOdeon, tra una serie tv ed una sit-com trash, nel 2013 decide di darsi completamente alla musica, incidendo il suo primo album da solista. Yours Truly. In men che non si dica esordisce al primo posto in America (prima volta in assoluto per una cantante esordiente) e ottiene vari premi a destra e a manca come rivelazione dell’anno.
Grazie al buon debutto con l’album
d’esordio, la sua casa discografica decide di spremerla per bene e sfruttarla
dove può, facendola diventare una macchina da soldi duettando con la chiunque. Riesce addirittura ad entrare in top
ten con ben tre canzoni allo stesso tempo, bruciando record su record. Adesso con
il suo secondo album la cantante avrà l'arduo compito di confermare le ottime attese
create con i singoli di lancio e dovrà soprattutto dimostrare che non è
semplicemente la scopiazzatura di Mariah Carey, ma che ha una sua precisa
identità nel panorama musicale.
Con questo secondo progetto, My Everything,
Marianah riesce a centrare l’obiettivo. Ci sforna un album degno di nota
e con pochissimi passi falsi (si perde giusto un pò nel finale), passando da tracce
pop dance ad altre r&b in modo assolutamente naturale, coerente e con una
facilità allucinante. L’orda
di feauturing e autori al suo capezzale ha dato i suoi frutti. Un album
che sicuramente farà bene tanto quanto i primi singoli estratti. Un misto di
bravura eccelsa e topaggine che mi fa ben presto pensare che a questa non ce la
togliamo dai piedi tanto rapidamente. Benvenuta tra le puttan-pop. Accolta a
pieni voti!
Un disco pieno di piccole perle per chi ama il
genere e tante potenziali hit per lanciarla nel firmamento della Billboard Hot
100. Spero al più presto che faccia uscire un video anche per il singolo
promozionale in duetto col moroso Big Sean e come singoli il duetto con The
Weeknd, in assoluto la mia preferita, e la ballad che da il nome al progetto.
Si spera che in futuro, viste le
voci, tra i tanti feat farlocchi magari ce ne metta uno di peso proprio con la
sua mentore, Mariah. Sogniamo! Nell’attesa godiamoci questo album.
Intro. Pochi secondi le bastano per far capire di
che pasta è fatta – 7
Problem (feat. Iggy Azalea).
Bomba. Sfido chiunque a restare fermo ascoltando questo pezzo. Ritornello che
non ti lascia più per la canzone tormentone di quest’estate - 8
One Last Time. Per essere
prodotta da David Guetta ci va di lusso. La voce resta in primo piano e la
musica dance non prende il sopravvento - 7
Why Try. Altro nome importante
che collabora in questo brano e si sente tutto. Ryan Tedder dei One Republic. Ottimo
riempitivo - 7
Break Free (feat. Zedd). A me questo canzone non fa impazzire più di
tanto, nè tanto meno il video. Ma in America sta già facendo sfraceli. Ovviamente
anche qui un produttore di urlo per creare una nuova hit assicurata - 6.5
Best Mistake (feat. Big Sean).
Slow jam col quel gran bonazzo del suo presunto fidanzato. Pezzone sdolcinato
da far scaldare i cuori più duri - 7
Be My Baby (feat. Cashmere
Cat). Brano anni ’90 a tinte omosex che
rimanda guarda caso alla divina. Sinceramente, quando il risultato è questo può rimandare a
chi vuole – 7.5
Break Your Heart Right Back (feat. Childish
Gambino). Ancora anni ’90 a manetta anche se qui l’ispirazione si
porta più sulla mitica Diana Ross – 7
Love Me Harder (feat. The Weeknd).
Prodotto da Max Martin questo duetto è la perla del disco da far uscire subito
come singolo – 8.5
Just a Little Bit of Your Heart. Ballata
al piano che strizza l’occhio alle bimbominchia degli 1D, con Harry Style autore
del brano – 6.5
Hands On Me (feat. ASAP Ferg).
Uptempo alla Rihanna prodotta da Darkchild. Tra produzione e duetto si poteva
fare molto di meglio. Quasi sprecati – 6.5
My Everything. Altra ballad che chiosa alla perfezione l’album e che mostra le mille sfaccettature dell'artista. A dir
poco struggente – 7.5
Bonus Tracks
Bang Bang (feat. Jessie J e Nicki Minaj).
Bomba. In attesa spasmodica del video. Unica sola pecca, quella roba fastidiosa che
rappa ogni tanto. Ah si, Nicki Minaj. Evitabilissima – 7.5
Only 1. Ottima bonus track che
poteva rientrare tranquillamente all’interno del progetto al posto di qualche
duetto. Sinceramente troppi - 7
You Don't Know Me. Unica bonus
track che sta bene dove sta. Si fa ascoltare ma non aggiunge
niente di più e sa di già sentito – 6.5
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